Come gli altri mi trattano è il loro percorso. Come reagisco è il mio.

Ci sono giorni in cui nonostante il sole fuori, sembra che non voglia smettere di piovere dentro.
E ci sono giorni in cui piove anche fuori e sembra davvero difficile scorgere un po’ di luce.
E’ una condizione che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta.

Per far tornare il sole, molto spesso si ricorre a una strategia abbastanza collaudata: la difesa ad oltranza!
Chiudere le porte per difenderci non è l’unica reazione possibile alle sofferenze ma è quella che abbiamo adottato per secoli.

Non credo sia la soluzione migliore, semplicemente perché, osservando la nostra vita, queste barriere e questi muri ci hanno inizialmente schermato da ulteriori sofferenze ma hanno anche indebolito alla base la nostra capacità di amare e di ricevere amore e, di fatto, alla lunga ci hanno schermato anche dalla sua splendida luce.
A dire il vero, non sono nemmeno d’accordo sul fatto che sofferenze e ferite ci facciano crescere e ci rendano più resistenti: siamo apparentemente più forti grazie alle ferite, ma in realtà siamo solo più ‘chiusi’ e più vulnerabili di quanto non sembri.

Ho imparato una importante lezione: non esiste ferita che non possa guarire, perché, per come la vedo io, ogni ferita è il risultato e non la causa.

E’ arrivato il momento di scegliere un altro modo di reagire alle sofferenze e alle ferite: concentrarci sul loro perché, sul loro significato anziché sul risultato.
Questo è il primo passo da fare se davvero si vuol risolvere qualcosa ed è il primo barlume di consapevolezza che ci permette di agire e voltar pagina prima che una ferita si trasformi in indelebile piaga.

Cogliere il significato profondo delle nostre emozioni prima che ci travolgano completamente è la chiave per rialzare la testa e smettere di dare energia e forza agli eventi esterni.

E’ decidere di permettere all’amore di nutrire la nostra vita e renderci più grandi e forti attraverso la sua meravigliosa energia <3

E’ un profondo cambio di prospettiva da vittima a protagonista e questo si può fare partendo dalla voglia di scoprire qualcosa in più su noi stessi.

“L’Amore è il mio dono al mondo. Mi riempio d’Amore, e mando questo Amore nel mondo.
Come gli altri mi trattano è il loro percorso.
Come reagisco è il mio.”
Dr. Wayne Dyer

Amore e luce.

– Marco Fincato –

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2 thoughts on “Come gli altri mi trattano è il loro percorso. Come reagisco è il mio.

  1. SONO PINAMENTE DACCORDO,COME SEMPRE,QUANDO MI CAPITA DI LEGGERE I TUOI POST. CREDO SIA PROFONDAMENTE VERO IL DISCORSO CAUSE\EFFETTI CHE SECONDO ME,VALE NON SOLO SULLE NOSTRE AZIONI, MA ANCHE SU COSA STIAMO PENSANDO IN QUESTO MOMENTO.. SONO DACCORDO CHE DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE RICERCARE E LAVORARE DENTRO DI NOI. COME SONO ASSOLUTAMENTE DACCORDO CON TE SUL FATTO CHE NON SIA UN LAVORO SEMPLICE DA FARE, MA E’ L’UNICO CHE CI PUO’ AIUTARE A CRESCERE,AD ESSERE PERSONE MIGLIORI,AD AMARE,A PERDONARE,AD ESSERE PIU’ SERENI.. SOLO FACENDO CON CORAGGIO QUESTO NOSTRO PERCORSO INTERIORE,POTREMO STAR BENE E POTREMO DARE TANTO ANCHE AGLI ALTRI..

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