Le corazze, oltre a proteggere, isolano.

Non esiste ferita che non possa guarire, tutto sta nel volerlo fare e nell’utilizzare gli strumenti adatti.

Per come la vedo io, ogni ferita è il risultato e non la causa.
Tirare su muri e trincee per difenderci non è l’unica reazione possibile alle sofferenze ma è solo quella che abbiamo adottato per secoli.
Non credo sia la soluzione migliore semplicemente perché, osservando i risultati nella nostra vita, queste barriere e queste corazze hanno indebolito alla base la nostra capacità di amare e di ricevere amore: apparentemente forti grazie alle ferite, in realtà siamo solo più ‘chiusi’.

E’ ora di trovare un altro modo di reagire alle sofferenze e alle ferite: lavorare sul loro perché, sul loro significato nella nostra vita anziché sul risultato.
E’ questo il passo più importante da fare se davvero si vuol risolvere qualcosa ed è il primo barlume di consapevolezza che ci permette di SCEGLIERE COME REAGIRE prima che una ferita si trasformi in indelebile piaga.

Qualcuno ha scritto che è facile?
No.
Ma ne vale la pena.

E’ un profondo cambio di prospettiva da vittima a protagonista e questo si può fare partendo dalla voglia di scoprire qualcosa in più di noi stessi.

NON PERMETTERE AL DOLORE DI TRASFORMARTI IN QUALCUNO CHE NON SEI e non precluderti l’amore per paura di soffrire: l’amore è gioia, non sofferenza.
Se qualcosa attraversa la tua strada e lo fa ancora, e ancora, e ancora, e ancora, c’è qualcosa che vuole mostrarti, ed è riconoscendola che puoi liberartene..non chiudendoti in isolamento <3

Amore e luce

– Marco Fincato –

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Cosa ti aspetti?

Mi rendo conto che una caratteristica molto diffusa sia la tendenza a generalizzare l’interpretazione della propria esperienza estendendola a tutti quasi fosse l’unica verità possibile.

E’ un atteggiamento umano e assolutamente lecito, però penso anche che si possa decidere di considerare punti di vista diversi e, così facendo, permettersi di allargare le proprie vedute.

Questo perché:
Se non l’hai provato tu, non significa che non esista.
Se non sai cosa si provi, non significa che nessuno al mondo lo sappia.
Se non hai mai vissuto questa esperienza, non significa che sia universalmente impossibile farlo.
Se non conosci persone così, non significa che non esistano.

E’ PIU’ CHE ALTRO UNA QUESTIONE DI ASPETTATIVE legata all’innata abitudine della mente di classificare, etichettare e giudicare ogni vissuto basandosi sugli unici elementi che ha a disposizione: la sua interpretazione delle esperienze pregresse.

Possiamo aspettarci sofferenza e fatica; possiamo aspettarci ostacoli e difficoltà; possiamo aspettarci gioia e leggerezza; possiamo aspettarci pienezza e felicità.

MA E’ ORMAI SEMPRE PIU’ EVIDENTE CHE PIU’ CI ASPETTIAMO QUALCOSA E PIU’ METTIAMO LE BASI PERCHE’ ENTRI A FAR PARTE DELLA NOSTRA REALTA’!

Perché, allora, non cominciamo a darci il permesso di accogliere punti di vista più ampi?

1) Sforziamoci di ‘osservare’ come la nostra mente tende a interpretare quello che stiamo vivendo attimo per attimo.
2) Chiediamoci se -razionalmente- è effettivamente l’unica reazione possibile o se, nel mondo, conosciamo qualcuno che reagirebbe in modo diverso.
3) Abituiamoci, esercitandoci a farlo, a trovare qualcosa di positivo in ciò che stiamo vivendo, consapevoli che anche la crisi peggiore ci può preparare a cambiamenti importanti e inaspettatamente positivi.

Possiamo darci il permesso di iniziare ad aspettarci qualcosa che finora non avevamo sperimentato sapendo che proprio questo significa aprire la porta a una realtà molto diversa perché TUTTO PUO’ CAMBIARE, TUTTO PUO’ MIGLIORARE, TUTTO PUO’ EVOLVERSI IN MEGLIO SE SIAMO DISPOSTI A PERMETTERLO.

Amore e luce a voi.

– Marco Fincato –

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Creiamo la nostra realtà.

Ciò che entra nella nostra vita è quello che ha avuto il nostro permesso di farlo.
Rilasciando rancori, rabbia, paure e rimpianti apriremo la porta ad una realtà diversa: una realtà in cui l’esterno non è fatto di cose da cui difenderci o che cercano di schiacciarci; una realtà in cui interno ed esterno non esistono nemmeno.
Una realtà fatta di amore, esattamente lo stesso di cui siamo fatti noi!

Non conta quanto la nostra mente lo ritenga difficile e non conta quanto tempo ci voglia; quello che mi sembra più importante è che NE VALE LA PENA.

1) Riporta il focus sul presente e dedica qualche minuto al giorno a te per rilassare la mente e per osservare le cose da un punto di vista più elevato e più consapevole.
2) Insegna a te stesso che anche i mille impegni quotidiani possono essere vissuti con coinvolgimento ma senza arrivare a farsi travolgere.
3) Insegna a te stesso che la LEGGEREZZA non ha nulla a che vedere con la superficialità.
4) Insegna a te stesso che le sfide della giornata non sono necessariamente problemi ma possono trasformarsi in OCCASIONI.
5) Insegna a te stesso che la GIOIA non può venire aggiunta dall’esterno ma va riscoperta dentro.
6) Insegna a te stesso che PIENEZZA e FELICITA’ dipendono da quanto sei disposto ad amare te stesso e ogni attimo di questa meravigliosa vita.

7) Insegna alla tua componente umana che sei un essere meraviglioso, nato dall’amore, nell’amore e MANIFESTAZIONE FISICA DELL’AMORE, quell’amore che è un tuo diritto di nascita.

Amore e Luce a te.

– Marco Fincato –

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Io scelgo l’amore incondizionato, io scelgo di volare.

Alle volte rischio di farmi travolgere dalle splendide parole che leggo su post bellissimi ..e alla mia piccola mente piacciono molto le splendide parole!
Parole che mi ammaliano parlandomi di un potenziale illimitato in attesa di essere tirato fuori.
Parole studiate una ad una per portarmi nell’unica direzione già stabilita da chi le ha scritte.
Rischio di perdermi fra le parole e i link messi lì apposta per farmi scoprire cosa devo acquistare per raggiungere quel potenziale che viene chiamato più e più volte ‘successo’.
Allora chiudo gli occhi e mi rendo conto che il ThetaHealing mi ha insegnato una delle cose più belle del mondo: discernere fra ciò che viene dal cuore e ciò che viene dalla mente e quindi riconoscere ciò che mi fa star bene e ciò che mi fa star male per poi trasformare quella parte di me che sta attirando ciò che mi fa star male.Cosa mi fa star bene?
Cosa mi fa star male?

Sto così imparando a considerare il più importante indicatore del mio successo: la GIOIA che ci metto e la GIOIA che provoca negli altri.
E’ un salto quantico essenziale per toccare il cielo con un dito.

E’ qualcosa che la maggior parte dei venditori di felicità non sanno nemmeno cosa significhi; ma non perché non conoscano la gioia o non ne provino: semplicemente perché ormai sono talmente presi dall’ascoltare la loro mente parlare di successo che credono sia un sinonimo del termine ‘felicità’.

Per toccare il cielo con un dito non servono ricette e nessuna bacchetta magica.

Per toccare il cielo con un dito basta iniziare ad ascoltare ciò che ci fa bene e ciò che ci fa male.
Per toccare il cielo con un dito bisogna permettere all’amore di entrare e di fluire attraverso ogni cellula del nostro corpo e in ogni attimo della nostra vita e quando lo fai, inizi a brillare di una luce talmente intensa che nessuna strategia-marketing-ammaliatrice può lontanamente eguagliare.

Il tuo amore incondizionato scatena una quantità incredibile di energia e l’universo non può far altro che rimandarla come uno specchio, inondandoti a sua volta di amore incondizionato sotto ogni forma possibile.

E L’UNIVERSO CONOSCE MOLTE PIU’ FORME DI QUELLE CHE IMMAGINA LA MENTE E, SE LO LASCI FARE, NON BADERA’ A SPESE NEL RIEMPIRTI DI FELICITA’.

Sto quindi imparando che una cosa sola conta se vuoi davvero volare: si chiama AMORE INCONDIZIONATO e non ha alcun senso cercarlo in altre persone o situazioni perché è già dentro di noi che si sbraccia dalla mattina alla sera per essere riconosciuto e tirato fuori… cosa aspettiamo??

Amore e luce a te.

– Marco Fincato –

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