Il senso di colpa

Il senso di colpa

Ti sei mai chiesto CHI SEI? Io si.

Le risposte che mi sono dato, erano una lista di caratteristiche legate a vari aspetti della mia esistenza, e più elencavo queste caratteristiche, più mi rendevo conto che, di fatto erano legate AI MOLTI RUOLI che ricopro: Uomo, Padre, Insegnante, Operatore olistico, Imprenditore… tutte immagini IN CUI MI SONO SEMPRE IDENTIFICATO.

Ma, a ben pensarci, non ho risposto alla domanda iniziale: CHI SEI?

Questo accade perché LA MENTE non può rispondere in altro modo! Al limite riesce a concepire qualche aggettivo: simpatico, disponibile, amorevole..ma non può fare molto di più.

La mente non è cattiva e NON E’ VERO CHE LA MENTE, MENTE. Fa solo ciò che sa fare meglio: proteggere la nostra persona dall’ignoto (e, quindi, rischioso e pericoloso per definizione!).

Il problema nasce perché, già da piccoli, siamo letteralmente ‘programmati’ ad identificarci in qualcuno che, per essere giusto ed accettabile, deve essere IN UN CERTO MODO. Quale era il ‘bravo bambino’ perfetto in cui sei stato portato ad identificarti?
E QUANTE VOLTE NON SEI RIUSCITO AD ESSERLO??

E’ normale che un bimbo voglia avere l’approvazione dei genitori, degli insegnanti e di qualsiasi adulto di riferimento, ed è altrettanto normale che voglia tendere a CONFORMARSI ALLE LORO ASPETTATIVE nei suoi confronti.
Il guaio è che questa dinamica diventa talmente normale da divenire una modalità praticamente automatica, un vero e proprio programma di comportamento: SIAMO ABITUATI/PROGRAMMATI, quindi, A CONFRONTARCI SISTEMATICAMENTE CON ASPETTATIVE ALTRUI CHE ABBIAMO FATTO NOSTRE: il figlio perfetto, il genitore perfetto, IMMAGINI PERFETTE ED IRRAGGIUNGIBILI in ogni ambito della nostra vita.

Ed ecco che quando non sei GIUSTO e risuonano quelle parole sentite allora: “Con tutti i sacrifici che abbiamo fatto.. quando fai così ci fai male.. fallo per me..” .. IL SENSO DI COLPA FA CAPOLINO!

Blocca alla base ogni sogno per via di quel costante confronto con l’immagine perfetta che non sarai mai. Ogni volta che alzi la testa, che vorresti realizzare un sogno, o semplicemente essere te stesso, appare l’identikit della persona perfetta. CONFRONTO – GIUDIZIO – SENSO DI COLPA per aver trasgredito, per aver messo te stesso in primo piano, per aver mancato, per aver deluso qualcuno (o te stesso), per non essere abbastanza, per ESSERE SBAGLIATO.

Il senso di colpa ti rende vulnerabile, manipolabile, ti auto-sabota dall’interno e ti tiene ben piantato a terra per non correre il rischio di volare troppo alto!

Finché non interromperemo questi meccanismi inconsci, finché non smetteremo di nutrire il senso di colpa astenendoci dal giudizio e dal confronto, non sarà semplice permetterci di brillare ed esprimere LA NOSTRA VERITA’ E LA NOSTRA VERA ESSENZA!

Quando ti ami per ciò che sei, quando ti apprezzi e riconosci la tua unicità, allora inizi a comprendere che SEI UN ESSERE MERAVIGLIOSO proprio nella tua imperfezione.

Se senti che è arrivato il momento di liberarti DA QUESTO GENERE DI CONDIZIONAMENTI INCONSCI una volta per tutte, prendi in considerazione la possibilità di iniziare un bellissimo percorso di alleggerimento di queste zavorre e datti il permesso di RISCRIVERE I PRGRAMMI AUTOMATICI che finora hanno governato le tue scelte a tua insaputa con tecniche perfette per questo scopo!

Io ci sono e, se vuoi provarci, TI REGALO UNA SESSIONE INDIVIDUALE di ThetaHealing e VirtualMind per iniziare a riprendere il volo. <3
(https://www.liberodivolare.com/sedute-individuali/)

– Per saperne di più sul senso di colpa, ascolta questa puntata proprio su questo argomento: https://youtu.be/9jYPjxIzjqY?si=jXPAfIHVO5lX14X8 

Amore e Luce a te
Marco Fincato

 

 

 

 

 

Fallimento o Occasione?

Fallimento o Occasione?

Quante volte hai giudicato te stesso? E quante volte hai chiamato un tuo tentativo ‘fallimento’?

Non ti è mai capitato di considerare che proprio da un presunto fallimento sia nata una occasione di reagire e di creare qualcosa di migliore?

Darsi la possibilità di voltar pagina e considerare che ogni anima fa del suo meglio nel momento in cui si trova, è la base della felicità!
Amare significa in primo luogo, AMARSI.

Per far brillare la nostra vita, occorre proprio questo ingrediente: l’AMOR PROPRIO.

AMARE NOI STESSI, COINCIDE CON IL PERDONARCI: non è assolverci ma AMARCI; riconoscere la nostra unicità e smettere di cercare di aderire a canoni di perfezione inesistenti.

Hai fatto del tuo meglio e SEI PERFETTO COME SEI!
Abbracciati, coccolati e liberati del giudizio nei tuoi confronti se vuoi vibrare alto!

Per diffondere luce è fondamentale iniziare una volta per tutte a RICONOSCERSI COME LUCE e lasciar andare ogni idea di perfezione che abbiamo fatto nostra.

Ripeti mentalmente questa dichiarazione d’intento (presa in prestito da VirtualMind) come un mantra: IO, QUI ED ORA, MI PERDONO PER OGNI VOLTA IN CUI HO MANCATO DI RICONOSCERE LA MIA LUCE.

Amore e Luce a te
– Marco Fincato –

 

 

 

Essere un genitore “di luce”

Essere un genitore “di luce”

Quante volte hai sentito dire che essere genitori/zii/nonni/educatori è il lavoro più difficile che esista?

Io parecchie, ed ogni volta ho pensato che questa affermazione, pur contenendo una intrinseca verità, non fosse del tutto corretta e che omettesse una componente essenziale: la gioia e l’onore di poter guidare ed accompagnare una immensa anima nel percorso dell’incarnazione terrena!

Un genitore (uso questo termine per semplicità, ma mi rivolgo anche a fratelli, sorelle, zie, zii, nonni e chiunque faccia parte della famiglia)  non ha solo compiti materiali legati al sostentamento. Non è sufficiente nutrire, vestire, permettere di studiare o fornire un tetto sulla testa ma c’è qualcosa di più profondo, qualcosa che ha a che vedere con l’intero campo energetico del sistema familiare.

Ogni componente della famiglia ne fa parte e modifica, condizionandolo, il sistema familiare con la propria presenza e la propria energia ed è per questo che fra i compiti di un adulto consapevole risulta molto importante la capacità di riconoscere ed agire sul proprio ‘stato energetico’ (ci sono tecniche come VirtualMind che lo rendono davvero semplice!).

Un adulto che si evolve (come individuo) nella consapevolezza, riconosce e risolve le conseguenze dei propri irrisolti passati e quindi, evita di proiettare sui figli (nipoti, fratelli etc.) i propri condizionamenti, le proprie frustrazioni e le proprie aspettative. E’ in grado di comprendere che ogni anima ha la propria unicità e non cade nella diffusa abitudine di considerare il giovane come un “piccolo sé” su cui trasferire aspettative e desideri di riscattare i propri fallimenti attraverso di lui.

Essere un genitore di luce è la cosa più bella che esista e il primissimo passo in questa direzione è concedersi di lavorare su di sé permettendo al piccolo di scoprire le sue inclinazioni e la sua unicità anziché sforzarsi di correggere ciò che non è in linea con le nostre aspettative nei suoi confronti.

Non c’è cosa più bella di veder brillare un’anima meravigliosa e questo può fornire la determinazione necessaria per proseguire il percorso per essere la miglior versione di noi stessi sapendo che questo, più di mille parole ed insegnamenti, sarà esempio e base per un futuro adulto sereno ed equilibrato!

Amore e luce a te!

Marco Fincato

 

Fluire Fluire Fluire

Fluire Fluire Fluire

Ma perché così spesso si punta verso una meta e ci si ritrova dalla parte opposta?? E vogliamo parlare della sofferenza e delle batoste che accompagnano questa disfatta?

Ma come è possibile avendo obiettivi chiari, focalizzandosi sulla meta e costruendo il percorso per raggiungerla ogni giorno? Pensi positivo, lavori su di te ed elimini ogni sorta di blocco, dubbio, paura con le più avanzate tecniche olistiche, segui tutti i consigli dei guru, dei coach, dei counselor.. dovresti essere la persona più felice della Terra!

Beh, lascia che ti dica una cosa che forse ti è sfuggita: se quello che stai vivendo non è quello che vorresti vivere significa solo che la tua mente non è allineata alla tua anima e tantomeno all’universo!

Non sto parlando di mancanze, colpe o errori. Sto parlando di consapevolezza.

Sto parlando del fatto che il disegno che hai in mente forse non è lo stesso che ha progettato la tua anima o, più semplicemente, non lasci che la mente smetta di decidere come, dove e quando. Si, perché l’universo ha molta, molta, molta più fantasia della mente e può darsi che il percorso che tu immagini sia molto diverso da quello che sta cercando di percorrere la tua anima!

Consapevolezza significa soprattutto comprendere che le vie possibili sono molto più varie di quelle che la mente può immaginare; significa capire che quando tutto è in salita e pieno di ostacoli è inutile accanirsi nell’unica via che ritenevi corretta.

Consapevolezza significa accettare di lasciare il controllo ed affidarsi al disegno della tua anima: cogliere i segnali ed iniziare a fluire con la certezza che non si finirà per cadere.
Significa che se non vedi la fine della scala non importa perché ciò che conta è il gradino dove ti trovi!
Segui le sincronicità, asseconda la tua anima passo dopo passo, anche se ti sembra qualcosa di assurdo o folle: è così che, un gradino alla volta, raggiungerai la condizione che tanto speravi!

Tieni duro anche quando tutto sembra andare al contrario: l’universo conosce vie che nemmeno immagini per portarti a meta.

Parola d’ordine ‘fluire’.

Non ha senso continuare a remare controcorrente e non porta altro che rabbia e frustrazione.

Tieni duro cara anima in volo.

Buona nuova giornata ❤

 

 

 

 

Conosci la voce del tuo silenzio?

Conosci la voce del tuo silenzio?

Ogni giorno, istante dopo istante, siamo talmente presi dalle attività in cui siamo immersi che non ci rendiamo nemmeno conto di quante decisioni prendiamo e di quante scelte facciamo.
Sono scelte che non passano quasi mai per la nostra consapevolezza: “Attraverso la strada? Giro a destra? Evito quella persona in arrivo? Guarda che bella vetrina! Dovrei tagliarmi i capelli! Dove avrà comprato quelle scarpe? Guarda quello che scemo! Ho dimenticato di chiudere la macchina o è solo un’impressione? Vado a vedere? No, a che serve tornare, l’avrò chiusa di sicuro! Vabbè, vado lo stesso.”

Chi non conosce questo genere di pensieri? E’ vero o no che sperimentiamo questa condizione tutti i giorni?

Un lavorìo ininterrotto fatto di considerazioni, giudizi, obiezioni, repliche, etichette, scelte: la mente è operativa 24 ore al giorno senza sosta e spesso ho l’impressione che questa parte di me sia assolutamente fuori dal mio controllo.

Peggio, questa parte di me vuole farmi credere di essere a capo di ogni decisione e di ogni scelta che faccio: vuole convincermi di essere il controllo.

Ma allora mi chiedo ogni volta: “COME SAREBBE SOSPENDERE TUTTO QUESTO RUMORE E PERCEPIRE LA REALTA’ ATTRAVERSO ALTRI OCCHI, CON UN PO’ DI PACE DENTRO?

Da un po’ di tempo ho l’abitudine di intromettermi nel ciclo inarrestabile di pensieri/considerazioni/decisioni. Tutto è iniziato anni fa, dopo aver letto un libro sulla Legge d’Attrazione (Si intitolava The Secret), nel quale veniva suggerito di iniziare a controllare i propri pensieri per ritrovare piena consapevolezza di ciò che entra nella nostra realtà.

Accidenti, sembrava davvero facile sulla carta! Se posso percepire e ‘osservare’ la mia mente, significa che in me esiste una parte in qualche modo “superiore” alla mente stessa. Una parte che è in grado di elevarsi oltre la mente e giudicarne l’operato!

Le difficoltà sono nate quando ho provato ad escludere la mente razionale e ad esercitare una sorta di controllo su di essa: non voleva saperne!!
Non riuscivo a ‘non pensare’.
Non riuscivo a mantenere la concentrazione richiesta per più di qualche secondo e l’unica considerazione che riuscivo a fare era che LA MENTE NON VUOLE SAPERNE DI LASCIARE IL CONTROLLO!!

Dopo molti tentativi, ho capito che era solo un problema di metodo.
Dovevo ancora scoprire che esiste un sistema ben più efficace del concentrarsi e si basa sull’esatto opposto: abbandonare lo sforzo e rilassarsi.

VUOI CONOSCERE LA PARTE PIU’ PROFONDA DI TE?

VUOI RIPRENDERE IN MANO IL CONTROLLO DELLA TUA REALTA’?

VUOI ASCOLTARE LA TUA VOCE INTERIORE PER ATTINGERE ALLA SUA PROFONDA SAGGEZZA?

Tutto inizia con il CONCEDERSI QUALCHE MINUTO AL GIORNO per noi stessi (ce lo meritiamo o no?).

1) Trova qualche minuto di silenzio. Trovalo, ne vale la pena!
2) Mettiti seduto comodo e chiudi gli occhi.
3) Porta la tua attenzione all’aria che entra ed esce dal naso. Non sforzarti, è facilissimo: l’aria entra e poi l’aria esce.
Sei nel momento presente, l’aria entra e poi esce, non esiste altro.
4) Immagina la tua realtà così come vorresti che fosse (Se hai difficoltà, prova con QUESTA MEDITAZIONE GUIDATA) e immergiti in questa come se fosse l’unica realtà possibile.
5) Se pensieri indesiderati o distrazioni dovessero affacciarsi, guardali allontanarsi come una nuvola soffiata via dal vento.

Abituarsi a questo genere di silenzio ti permetterà di riconoscere sempre più facilmente la tua vera voce, la voce del tuo VERO ME. Sempre più spesso, riuscirai ad osservare con distacco i ‘giochini’ della mente e a ritrovare questa pace interiore anche senza chiudere gli occhi 🙂

Buona meditazione, buon silenzio, buona pace interiore.

Amore e luce

 

 

 

Perché essere grati?

Perché essere grati?

Uno degli strumenti più efficaci per far entrare maggior Abbondanza nella nostra vita è la GRATITUDINE. Lo hai certamente sentito dire o letto da qualche parte ed è successo molte volte anche a me.

La prima volta che ho sentito parlare di questo concetto ho fatto fatica a comprendere come fosse possibile essere grato quando la mia vita era piena di cose mancanti. Non era così semplice ringraziare quando dentro mi sentivo in un tunnel pieno di spese e di scadenze.

Chiudevo gli occhi e visualizzavo i miei desideri come già ottenuti, sorridevo e seguivo alla lettera tutti i consigli su come far funzionare la Legge d’Attrazione nella mia vita ma la mia domanda era sempre la stessa: “Come faccio a sentirmi grato per la vita se non riesco ad avere abbastanza mezzi per l’affitto, il condominio, le bollette e le infinite spese che devo affrontare continuamente?”.

Una sera, durante una meditazione, invece di pensare a come risolvere i miei problemi economici, avevo iniziato a ripetere mentalmente la parola “Grazie” e avevo inconsapevolmente spostato l’attenzione dalla ricerca di una soluzione verso la Gratitudine.

Questa semplice parolina ripetuta mi scaldò il cuore al punto da poter quasi toccare l’energia della gratitudine e dell’amore che sentivo dentro. Era una sensazione meravigliosa e rara per me, sentivo il petto riempirsi e una gioia immotivata si faceva spazio in me mentre alcune immagini di cose belle (che solitamente davo per scontate) si susseguivano nella mia mente.

Solo allora realizzai quanto ero fortunato e che avevo creato senza saperlo una mia personale lista di cose per cui essere grato!

La differenza rispetto alle altre volte in cui avevo tentato la via della Gratitudine era l’EMOZIONE.

La Gratitudine è un’emozione, non una semplice lista. E’ per questo che non funzionava: elencare motivi di gratitudine senza provare l’emozione corrispondente non basta!

Voglio proporti il metodo che ha dato il via ai cambiamenti più belli nella mia vita e ti suggerisco di non permettere alle resistenze della mente di interromperlo o di rinunciare: il segreto del suo funzionamento è mantenere nel tempo questa emozione, anche quando non si sta facendo l’esercizio!

  • Concediti qualche minuto per elencare (se all’inizio riesci a farlo per iscritto, ancora meglio) le cose che ti piacciono di te e della tua vita e, mi raccomando, non dimenticare quelle che hai sempre dato per scontate!
  • Per ogni elemento che inserisci nella tua lista, chiudi un attimo gli occhi e con un respiro profondo, gioisci dentro di te per aver riscoperto la sua importanza nella tua realtà.
  • Permetti all’emozione della gratitudine di pervadere tutto il tuo essere mentre, sempre ad occhi chiusi, ripeti mentalmente “Grazie”.

Grazie a questo semplice metodo, si allena la mente a provare gratitudine e ad alzare le proprie vibrazioni spostandole dalla lamentela al ringraziamento per ciò che non è affatto scontato.
Abituati a TOGLIERE ATTENZIONE ED ENERGIA ALLA LAMENTELA e impegnati a ringraziare mentalmente durante la giornata per riprodurre e mantenere quell’emozione più a lungo possibile: ecco che l’Universo troverà la porta aperta per portarti molti altri motivi di ringraziamento!

Amore e luce a te.

 

 

 

La mia ricetta della felicità

La mia ricetta della felicità

Mio figlio ieri sera mi ha chiesto: “come faccio ad essere davvero felice?”. Sono quelle domande che mi prendono un po’ alla sprovvista e richiedono tempo per pensare alla risposta più adatta a un ragazzino di 12 anni!!

Allora gli ho risposto, con un guizzo di genio, nel modo più spontaneo possibile:

“Immagina di indossare degli occhiali da sole con lenti tendenti al rosso.
Come vedi il mondo?
Rosso.
E se io indossassi occhiali con lenti verdi, come vedrei il mondo?
Esatto, verde.

Qual è dunque il VERO colore del mondo?”

Credi davvero che esista una risposta sensata?

Essere felici è molto più semplice di quanto possiamo immaginare se siamo disposti a spostarci di qualche centimetro dall’idea che la felicità sia qualcosa da raggiungere più o meno faticosamente attraverso l’ottenimento della ricetta perfetta.

Fino ad oggi abbiamo considerato “vero” ciò che LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE ritiene vero.
Un po’ come dire che se la maggior parte delle persone indossa occhiali con lenti gialle, vede il mondo di colore giallo e quindi ne deduce ed afferma con certezza che IL MONDO E’ GIALLO.
Di conseguenza, abbiamo assunto che tutti quelli che portano occhiali con lenti di altri colori, semplicemente, sbagliano perché il mondo è OGGETTIVAMENTE come visto dalla maggior parte delle persone, cioè giallo.

E’ evidente che il concetto stesso di REALTA’, fondandosi su quanto appena detto, è sinonimo di OGGETTIVITA’.
E’ reale ciò che è oggettivo, vero per definizione.

MA E’ ALTRETTANTO OGGETTIVO che tutto ciò che esiste VIENE COSTANTEMENTE PERCEPITO ED INTERPRETATO dalla mente di ognuno di noi secondo ciò che sappiamo, crediamo o riteniamo vero, giusto, possibile, impossibile, sbagliato, etico, esatto, imperfetto, preciso, facile, difficile (…) e seriamente crediamo che tutto ciò sia universalmente valido, oggettivo e vero!

Quindi, tornando alla domanda: “Qual è dunque il vero colore del mondo?”

La risposta più sensata è: il mondo è del colore con cui scegli di vederlo.

Ti rendi conto dell’opportunità nascosta in questa risposta?

PENSACI e, intanto, posso dirti che comprendendo questa prospettiva ti stai aprendo a quella che probabilmente è l’unica VERITA’ OGGETTIVA: NON ESISTE NIENTE DI OGGETTIVO, TANTOMENO LA REALTA’, CHE E’ EVIDENTEMENTE FRUTTO DI COSTANTE INTERPRETAZIONE.

Ecco perché quando mi viene chiesto che cosa bisogna fare per essere felici, rispondo che il metodo più efficace non è sforzarsi di cambiare quello che non va nella nostra vita ma PERMETTERCI DI LASCIAR ANDARE TUTTE LE INTERPRETAZIONI CHE CI VENGONO FORNITE SOTTO FORMA DI VERITA’ OGGETTIVE. Concederci di rimettere in discussione i condizionamenti e le certezze con cui abbiamo riempito la nostra mente PER FAR SI CHE CIO’ CHE NON VA NELLA NOSTRA VITA CAMBI DA SOLO a partire da un cambiamento INTERIORE nel nostro modo di interpretare la cosiddetta realtà.

Quindi ho fatto capire a mio figlio che la ricetta per essere felici è semplice:

Per creare una realtà felice, non serve modificare le circostanze esterne ma CAMBIARE I NOSTRI PENSIERI AFFINCHE’ LE CIRCOSTANZE ESTERNE CAMBINO DI CONSEGUENZA.

Amore e luce a te.

 

 

 

 

 

Sei sulla strada giusta?

Sei sulla strada giusta?

Quante volte ti sembra di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato?

E quante volte ti senti nel posto giusto al momento giusto?

Quante volte hai creduto di aver sbagliato tutto e che “ormai è tardi”?

Che sensazione provi se ti dico che sei sempre nel posto giusto al momento giusto?

Un’affermazione forte che necessita di una spiegazione: ogni istante della nostra vita è caratterizzato da un’esperienza che stiamo vivendo. Ogni istante della nostra esistenza siamo immersi in qualcosa che accade intorno a noi e che lascia il segno dentro di noi; grande, piccolo, importante o insignificante che sia, ogni secondo vissuto è un’esperienza che ci tocca in qualche modo.

Il punto è: in che modo preferisci rapportarti a questa esperienza? Aspettare che passi? Farti travolgere? Controllarla? Comprenderne il senso? Pensare alle conseguenze? Non fare nulla?

Sono solo una minima parte delle possibili scelte. Ce n’è però una che può essere più funzionale di altre, soprattutto se hai deciso che E’ ORA DI ESSERE FELICE: comprendere che il caso non esiste e ogni istante della tua vita è unico e irripetibile e porta con sé una possibilità inestimabile di consapevolezza e, quindi, di potenziale felicità.

Voglio dire che per migliorare la tua vita per portarla verso un’abbondanza e una pienezza mai provate, è arrivato il momento di prendere una decisione fonadmentale: PASSARE DA SPETTATORE A PROTAGONISTA, DA VITTIMA A CREATORE.

Come si fa?

Smascherando le resistenze che la mente mette in atto per mantenere tutto in quella IMMOBILITA’ CHE VIENE CONFUSA CON STABILITA’.

1) In ogni momento, permettiti di vivere il “qui ed ora” e considera che sei sempre nel posto giusto ed è sempre il momento giusto per sentire se la situazione di quel momento TI FA STARE BENE o TI FA STARE MALE.

2) In ogni momento, permettiti di vivere il “qui ed ora” e SMETTI DI PENSARE AL PASSATO perché non ti serve a nulla rimpiangere ciò che era o ciò che non è stato. Non ti serve a nulla giudicarti per ciò che eri o che non sei stato. PENSA PIUTTOSTO A CIO’ CHE SEI, A CHI VUOI ESSERE E A COSA E’ IMPORTANTE PER TE.

3) In ogni momento, permettiti di vivere il “qui ed ora” e SMETTI DI PENSARE AL FUTURO perché non ti serve a nulla PREoccuparti di qualcosa che ancora non è accaduto. Non ti serve a nulla creare aspettative, ansie o pensieri. PENSA PIUTTOSTO A CIO’ CHE SEI, A CHI VUOI ESSERE E A COSA E’ IMPORTANTE PER TE.

4) In ogni momento, permettiti di vivere il “qui ed ora” e SMETTI DI LAMENTARTI DI CIO’ CHE NON VA  perché non ti serve a nulla se non ad abbassare le tue vibrazioni e ad offuscare la tua splendida luce. PENSA PIUTTOSTO A CIO’ CHE SEI, A CHI VUOI ESSERE E A COSA E’ IMPORTANTE PER TE.

5) In ogni momento, permettiti di vivere il “qui ed ora” e TROVA MOTIVI PER RINGRAZIARE, basta un sorriso, un abbraccio, un caffè offerto, una qualsiasi delle molte cose che finora hai dato per scontate.

QUELLA IN CUI SEI, E’ LA STRADA PERFETTA PER RENDERTI CONTO CHE SEI UN ESSERE MERAVIGLIOSO e CHE LA LUCE SI RICONOSCE MOLTO MEGLIO QUANDO C’E’ BUIO INTORNO.

Testa alta. Guardati. Complimentati con te stesso per tutti i tuoi pregi, per la fatica che hai fatto per essere chi sei, per le prove che hai superato. SBARAZZATI DEL GIUDIZIO ALTRUI, MA SOPRATTUTTO DEL TUO: NON TI SERVONO CONFERME PER RICONOSCERE LA TUA GRANDEZZA. NON ASPETTARE DALL’ESTERNO I RICONOSCIMENTI CHE SOLO TU PUOI DARTI.

FALLO E BASTA. QUESTO E’ IL PRIMO PASSO DELLA TUA ABBONDANZA.

Amore e luce a te.

Marco Fincato

 

 

 

 

 

Cosa ti aspetti?

Cosa ti aspetti?

Spesso faccio scelte senza pensarci o senza rendermene conto.
Anzi, ci sono occasioni in cui non ho nemmeno l’impressione di aver scelto qualcosa o qualcuno!!
Si, perché ci sono scelte che nascono dal buon senso e da qualcosa che nella mente è ovvia e scontata, quindi non si tratta di vere e proprie decisioni ma di scelte praticamente obbligate.

Quante volte sai già come andrà a finire qualcosa e poi alla fine, ti trovi a dire “Lo sapevo che finiva così”?

Mi rendo conto che una caratteristica molto diffusa sia la tendenza a generalizzare l’interpretazione della propria esperienza estendendola a tutti come se fosse l’unica verità possibile.

E’ un atteggiamento umano e assolutamente lecito, però penso anche che si possa anche decidere di considerare punti di vista diversi e, così facendo, permettersi di allargare le proprie vedute.

Questo perché:
Se non l’hai provato tu, non significa che non esista.
Se non sai cosa si provi, non significa che nessuno al mondo lo sappia.
Se non hai mai vissuto questa esperienza, non significa che sia universalmente impossibile farlo.
Se non conosci persone così, non significa che non esistano.
SE HAI SPERIMENTATO QUALCOSA, NON SIGNIFICA CHE DEBBA ANDARE SEMPRE ALLA STESSA MANIERA.

E’ PIU’ CHE ALTRO UNA QUESTIONE DI ASPETTATIVE legata all’innata abitudine della mente a classificare, etichettare e giudicare ogni vissuto basandosi sugli unici elementi che ha a disposizione: la sua interpretazione delle esperienze pregresse.

Possiamo aspettarci sofferenza e fatica; possiamo aspettarci ostacoli e difficoltà; possiamo aspettarci gioia e leggerezza; possiamo aspettarci pienezza e felicità. La scelta è tutta nostra.

MA E’ ORMAI SEMPRE PIU’ EVIDENTE CHE PIU’ CI ASPETTIAMO QUALCOSA E PIU’ METTIAMO LE BASI PERCHE’ ENTRI A FAR PARTE DELLA NOSTRA REALTA’!

Perché, allora, non cominciamo a darci il permesso di accogliere punti di vista più ampi?

1) Sforziamoci di ‘osservare’ come la nostra mente tende a interpretare quello che stiamo vivendo attimo per attimo.
2) Chiediamoci se -razionalmente- è effettivamente l’unica reazione possibile o se, nel mondo, conosciamo qualcuno che reagirebbe in modo diverso.
3) Abituiamoci, esercitandoci a farlo, a trovare qualcosa di positivo in ciò che stiamo vivendo, consapevoli che anche la crisi peggiore ci può preparare a cambiamenti importanti e inaspettatamente positivi.

Possiamo darci il permesso di iniziare ad aspettarci qualcosa che finora non avevamo sperimentato sapendo che proprio questo significa aprire la porta a una realtà molto diversa perché TUTTO PUO’ CAMBIARE, TUTTO PUO’ MIGLIORARE, TUTTO PUO’ EVOLVERSI IN MEGLIO SE SIAMO DISPOSTI A PERMETTERLO.

“HAI LA FORZA PER FARCELA, DEVI SOLO RISCOPRIRLA PRIMA DI ESSERE OBBLIGATO A FARLO!
(Marco Fincato)”

Amore e luce a te.

– Marco Fincato –

Firma

 

 

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Volare è possibile se ti offri il permesso di farlo!

Scelgo di Vivere.

Scelgo di Vivere.

Mentre una moltitudine di persone acconsente a farsi guidare dalla paura e continua ad auspicare un ‘ritorno a come era prima’, stiamo inesorabilmente passando a un nuovo paradigma, a un nuovo mondo completamente diverso.

Questa occasione unica sta avvenendo attraverso una spinta energetica senza eguali.

Come ogni occasione, possiamo scegliere quale interpretazione meglio si accorda alla nostra vibrazione e, di fatto lo stiamo inconsapevolmente facendo!
Le nostre anime hanno già stabilito se e come utilizzare questo totale rinnovamento energetico e, mentre le menti incredule continuano a trovare colpevoli, vittime, carnefici ed eroi, questo epocale avanzamento energetico avviene imperterrito.

Questo passaggio non è esente da umano dolore e da sofferenze commisurate alla incapacità diffusa di affidarsi e allinearsi al fluire (che può assumere quindi connotazioni sublimi e, al tempo stesso, devastanti).
Nell’incarnarci sapevamo già che sarebbe finita. Lo sappiamo già.
L’esperienza terrena ha un inizio ed una fine.

E’ l’unica certezza che abbiamo, ma finché continueremo a credere che la vita possa esistere grazie all’opposizione ad un nemico, continueremo a dargli forza.
E sta accadendo.
Non si parla d’altro.

Prova a spostare l’attenzione.
L’esperienza terrena NON HA SOLO INIZIO E FINE, MA UN “DURANTE”.

Non te lo dice nessuno perché non è un messaggio evidentemente così utile, ma c’è dell’altro: puoi scegliere di aspettare il bel giorno che arriverà (per gentile concessione) per vivere o puoi iniziare subito.

LA CONCESSIONE DEVI FARLA TU A TE STESSO: OGNI ISTANTE CHE PASSA NON E’ SCONTATO E SI CHIAMA VITA.

Come vuoi passare questi limitati e contati istanti di vita terrena?
Perché, invece di focalizzarti sulle privazioni alle quali ci sta abituando questa incredibile fase, non ne approfitti per ritrovarti?

Siamo chiamati a raggiungere velocemente consapevolezze più elevate e ci stiamo obbligando a confrontarci con il passato (Non a rimpiangerlo!), a risanare ferite, a risolvere situazioni e dinamiche lungamente rimandate, a riscoprire che un mondo diverso può esistere solo se noi impariamo a concederci di diventare diversi.

Diversi da quello che eravamo prima.
Diversi da quello che creavamo prima.
Diversi da quello che credevamo prima.
Diversi da tutte le disfunzionalità che ci hanno caratterizzato.
Diversi dai soliti, vecchi schemi comportamentali che continuano a suggerirci di essere vittime di qualcuno che in qualche modo è responsabile della nostra (in)felicità.

Siamo liberi di scegliere se approfittare di questa impietosa occasione di crescita vibrazionale o se rimandare alla prossima e accodarci alle innumerevoli anime che lo hanno già scelto.

Personalmente, anche grazie a questa occasione, sono ancora più onorato di essere, qui ed ora, incarnato a percorrere il mio cammino attraverso questo mondo fisico.

Lieto di scoprire quanto per l’amore nulla sia impossibile.

Lieto di scoprire quanto Amore sia sinonimo di Libero Arbitrio e non abbia nulla a che vedere con la duale (e mentale) interpretazione basata su ‘Bene e Male’.

Entusiasta di ascoltare la mia anima che mi ricorda quanto sia importante lasciar andare condizionamenti e vecchie modalità per essere la luce che merito di essere.

Innamorato della vita e pronto a condividere il mio essere, la mia pienezza, il mio amore, la mia luce, la mia essenza e il mio percorso con chi vuole evolversi ed amare accanto a me.

 

Qui ed ora, siamo chiamati ad un amore nuovo, vero.

Nei nostri confronti e nei confronti della vita.

Senza più bisogno di gabbie da cui evadere, senza più bisogno di segreti e bugie, senza più bisogno di cercare libertà fuggendo altrove, senza più bisogno di rifarci a modelli precostituiti, senza più bisogno di apparire.

Un amore genuino e cristallino, dove scopri te stesso.
Dove SEI te stesso.
Bello come sei, amato per come sei.

Un amore che ci fa evolvere insieme, mano nella mano, al di là di ogni presunto quanto irreale distanziamento fisico.

 

Amore e luce <3

Marco